Competizioni di mediazione: il punto della situazione

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E’ ora di fare punto sulle competizioni di mediazione. Terminata non da molto la Terza MAV, fervono i preparativi per la prossima edizione della CIM.

Ne approfittiamo anche per un breve resoconto della “regina” di tutte le competizione di mediazione, quella dell’ICC di Parigi.

9 CIM: 17 università al via ad ottobre 2021

Il 30 aprile è scaduto il termine per l’iscrizione delle università alla nona edizione della Competizione Italiana di Mediazione.

Tra le novità dell’edizione 2021 (che si svolgerà ad ottobre, ancora online) anche studenti che si cimenteranno come mediatori di fronte ai loro colleghi.

Gli atenei presenti a questa edizione saranno: Bari, Bergamo, Brescia, Luiss, Mediterranea di Reggio Calabria, Pegaso (università telematica), Piemonte Orientale, Rovigo (Ferrara), Salento, Salerno, Torino, Trento, Tuscia, Urbino, Verona oltre a Milano Statale e Milano Cattolica (co-organizzatori).

Come in tutte le competizioni di mediazione, è adesso il tempo dello studio e dell’allenamento!

ICC MEDIATION COMPETITION (PARIGI)  febbraio 2021

di Stefano Pavletic.*

Dopo che miracolosamente l’edizione 2020 si era potuta tenere regolarmente a Parigi, proprio mentre i primi casi di Covid-19 venivano rilevati in Europa, la 16esima edizione 2021, dal 5 all’11 febbraio, ha dovuto necessariamente trasferirsi in ambito virtuale.
Grazie ad un’ottima piattaforma web customizzata, l’International Chamber of Commerce (ICC) è così riuscita ad ospitare diversi eventi in un’unica area virtuale, dalle stanze dedicate al networking ed alle mediazioni live ai post sui social media, dai profili dei partecipanti alle sessioni di training.

Con un numero inferiore di Università iscritte rispetto al normale – 48 da 39 paesi invece delle 66 di norma presenti – i circa cento incontri di mediazione hanno visto all’opera più di 250 studenti e coaches ed un centinaio di professionisti nei ruoli di mediatori e giudici.
La settimana di lavori ha riservato anche spazio ad incontri formativi, seminari e all’ottava ICC Mediation Roundtable.

Confermando di non essere un paese di soli rugbisti e velisti, i kiwi neozelandesi dell’Università di Auckland, dopo la vittoria anche nel 2019, si sono imposti in una finale tutta al femminile con l’Università di Sofia. Semifinaliste l’Università australiana di New South Wales e l’americana Brooklyn Law School.

Tra le competizioni di mediazione, quello di Parigi si è confermato come un primario evento internazionale dove studenti provenienti da tutti i continenti hanno la possibilità di mettere alla prova le proprie conoscenze ed abilità nella negoziazione e nell’uso dello strumento della mediazione.
L’inedito ambiente digitale forse ha addirittura enfatizzato la portata di tale sfida, con un cospicuo arricchimento di conoscenze in tema di mediazione e tecniche ADR sia per gli studenti che per i professionisti coinvolti nelle varie attività.

Di sicuro molti sono stati gli spunti da evidenziare nel passaggio forzato all’ambiente digitale. Si è dunque verificato un generale sforzo di adattamento accompagnato a una genuina fiducia nel cogliere i vantaggi di tale transizione.

Peraltro è suggestivo immaginare il futuro della mediazione nelle mani dei nuovi professionisti delle tecniche ADR. Si pensi alle nuove potenzialità di apprendimento e alle specifiche abilità cognitive e di rappresentazione della realtà conformate ai nuovi paradigmi digitali.

Proprio come l’effetto di un vaccino contro la pandemia, la piattaforma on-line ha consentito di salvare il significato dell’intero evento per gli studenti.

Si è potuto apprezzare il profilo “democratico” di tutto questo. Competere on-line ha permesso a molte università, altrimenti impossibilitate, di partecipare allo scambio di esperienze con studenti e professionisti da tutto il mondo.

E’ solo il caso inoltre di riconoscere che molte mediazioni, soprattutto se internazionali, si svolgono già on-line. Questa tendenza continuerà in futuro con parti e consulenti sempre più presenti on-line, anche dopo la pandemia.

L’entusiasmo con il quale è stata salutata l’edizione della Competizione on-line ha qualcosa a che fare con la meraviglia della prima volta. La prossima edizione in presenza consentirà presumibilmente di ristabilire il senso delle cose perduto, forse con una soddisfazione ancor più appagante.

Ma il futuro ci potrà anche riservare sorprese. ICC sta conducendo un sondaggio tra le Università e i fruitori della Competizione per verificare le preferenze tra la versione on-line e quella in presenza. Vedremo…

*Mediatore, arbitro, consulente aziendale e dottore commercialista in Milano