Proprietà Intellettuale e Mediazione: novità dalle organizzazioni internazionali del settore

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di Cristina Bianchi*

Il 29  e 30 maggio 2014 si è svolta ad Alicante, sotto l’egida dell’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno (UAMI), la prima Conferenza sulla Mediazione con riguardo alla Proprietà Intellettuale.

Che cosa sia la mediazione, purtroppo ancora poche persone lo sanno. Che applicazione essa possa avere con riguardo a brevetti, marchi, diritto d’autore e altre controversie relative alla proprietà industriale, sarebbe opportuno che tutti lo imparassero presto, soprattutto tra gli addetti del settore.

In occasione della Conferenza, si sono alternati al microfono celebri esponenti delle maggiori istituzioni; UAMI, WIPO, INTA, ECTA, tutti concordi sul fatto che la mediazione sia uno strumento in grado di ridurre i tempi e i costi delle vertenze.

Presso WIPO operano oltre 1000 mediatori. Nel 69% delle procedure attivate, le parti hanno raggiunto un accordo.

INTA mette a disposizione ben 136 mediatori, che hanno reso possibile il raggiungimento di un accordo nell’80% degli oltre 500 casi attivati lo scorso anno.

Secondo i relatori la mediazione non è solamente un’alternativa economica e celere al lungo e dispendioso corso delle cause pendenti di fronte ai Tribunali (in ogni grado di giudizio), ma è ormai da considerare come uno strumento efficace di amministrazione della giustizia, grazie al quale le parti si riappropriano del proprio potere decisionale, potendo raggiungere, grazie alle abilità facilitative del mediatore, accordi stabili e proficui, per tutte le parti coinvolte.

Nelle materie che riguardano la Proprietà Intellettuale, che, rispetto a molti altri settori, implicano un’elevata incertezza circa le probabilità di successo di un procedimento giudiziario, è infatti possibile, con l’intervento del mediatore, approdare a soluzioni amichevoli che tengano debito conto anche degli interessi commerciali delle parti.

Un avvocato appartenente a un celeberrimo studio legale francese ha condiviso con la platea della Conferenza la propria entusiastica esperienza personale con riguardo a una mediazione gestita dall’UAMI, nella vicenda, ormai annosa, che vedeva contrapposte una società francese a una spagnola.

Grazie alla proposta di mediare, rivolta dall’UAMI alle parti, queste si sono incontrate alla presenza di un mediatore francese e di uno spagnolo, rispettivamente scelti dalle stesse società. Nel giro di una giornata di trattative, iniziate alle nove di mattina e terminate a mezzanotte, l’accordo si è concluso, ponendo definitivamente fine alla “guerra” su più fronti, in corso tra le medesime, ormai da numerosi anni.

Anche UAMI ha introdotto, in ossequio a una direttiva comunitaria del 2008, il proprio servizio di mediazione, gestito da 28 professionisti di comprovata esperienza, multilingue e in grado di gestire il contenzioso che riguarda i titoli di proprietà industriale.

“Siamo qui per servire”, è il motto dei mediatori. Serviamocene!

 * Consulente IP, Avvocato, Mediatore