OST: per risolvere i problemi della mediazione

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OST

Avete mai partecipato ad una riunione con più di 10 partecipanti (o più) con la necessità di dover prendere a tutti i costi una decisione importante per tutti i partecipanti? Ad esempio un meeting di lavoro, un’assemblea di condominio o di una società?

Bene. A mio avviso, è il genere di esperienza che fa perdere la speranza per il futuro del genere umano. Tutti che parlano, nessuno che ascolta, la maggior parte che si lamenta, alcuni litigano furiosamente senza neppure sapere il perché.
Il problema di fondo è che la difficoltà di comunicare (e quindi di condividere le informazioni e prendere decisioni) aumenta in misura esponenziale per ogni persona che prende parte all’incontro.
A tutto questo esiste però un rimedio piuttosto efficace. Si chiama OST.

No, non è un’organizzazione segreta né un serial televisivo, anche se effettivamente suona un po’ sinistro.
È un acronimo e sta per Open Space Technology .
Descritto in poche parole, uno strumento per poter discutere in gruppo in modo organizzato e creativo.
Non intendo convincervi della sua utilità ma posso dire, per esperienza personale, che è molto efficace oltre a rappresentare un’esperienza interessante e coinvolgente.

Alla base, l’idea di aiutare le persone a comunicare efficacemente, a trovare spazi di condivisione, a decidere soluzioni che tutti hanno contribuito a costruire e che tutti sentono “giuste” tanto quanto “proprie”.
Se vi viene in mente la mediazione, non state sbagliando strada.
Le radici sono comuni e anche una certa logica di fondo.
In altri articoli del blog abbiamo fatto già cenno all’importanza di questi strumenti.
Se oggi si ritorna sull’argomento è perché una mediatrice milanese, Stefania Lattuille, di concerto con l’associazione InMedia (una piccola, bella realtà di promozione della cultura della mediazione) ha avuto una felice intuizione, ovvero “Perché se così tanti mediatori sono interessati a divulgare la mediazione e a promuoverla, è così difficile trovare soluzioni per farla conoscere efficacemente a tutti i suoi potenziali destinatari? Perché non si riesce a creare un patrimonio comune di informazioni? Perchè noi mediatori non creiamo uno spazio per condividere e confrontare le nostre esperienze?”.
Detto, fatto! Il 24 novembre, a Milano, l’associazione InMedia promuoverà il primo OST dedicato alla mediazione.
Al più presto il programma completo.
OST: sarà questa la soluzione?