Mediazione e IA: intervista a Chat GPT

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(intervista raccolta da Nicola Giudice)

Dopo avere incontrato mediatori ed esperti di ogni tipo, è giunto il momento di intervistare la star del momento, per capire quanto sia interessata a svolgere in futuro il ruolo di mediatrice.

User Buongiorno, Chat GPT, grazie di avere accettato questo incontro

ChatGPT Buongiorno! Sono qui per aiutarti. Di cosa hai bisogno?

User I lettori di Blogmediazione e in particolare i mediatori, gli avvocati e le parti sono molto interessati a capire se e come L’intelligenza artificiale avrà un ruolo nella gestione di una mediazione. Qual è la sua opinione al riguardo?

ChatGPT Penso che l’intelligenza artificiale (IA) abbia il potenziale per svolgere un ruolo significativo nella gestione delle mediazioni. Tuttavia, è importante considerare sia gli aspetti positivi che le sfide che possono emergere.

L’IA può essere utilizzata per automatizzare alcune attività ripetitive e routine durante una mediazione, come la generazione di documenti standard, l’organizzazione di informazioni e la gestione dei flussi di lavoro. Ciò può consentire ai mediatori di concentrarsi su compiti più complessi e strategici, come facilitare la comunicazione tra le parti, aiutarle a identificare i loro interessi e promuovere la collaborazione.

Inoltre, l’IA può essere impiegata per analizzare grandi quantità di dati e fornire informazioni pertinenti alle parti coinvolte nella mediazione. Ad esempio, può aiutare a identificare precedenti simili, fornire suggerimenti sulla risoluzione delle controversie o offrire un’analisi obiettiva delle posizioni delle parti.

Tuttavia, ci sono anche alcune sfide da considerare. La mediazione richiede una comprensione approfondita delle emozioni, delle dinamiche interpersonali e della comunicazione non verbale, che sono ancora difficili da replicare in modo efficace attraverso l’IA. L’aspetto umano e la fiducia tra le parti sono fondamentali per una mediazione di successo, e l’IA potrebbe non essere in grado di soddisfare appieno tali esigenze.

In definitiva, ritengo che l’IA possa essere uno strumento utile nella gestione delle mediazioni, ma è importante mantenere un equilibrio tra l’uso delle tecnologie e l’importanza di una presenza umana qualificata per facilitare il processo e risolvere le controversie in modo soddisfacente per tutte le parti coinvolte.

User Immaginando che due parti si incontrino davanti ad un’intelligenza artificiale, quale sarebbe la prima domanda che l’IA dovrebbe formulare?

ChatGPT La prima domanda che un’intelligenza artificiale potrebbe formulare alle parti coinvolte potrebbe essere: “Qual è l’obiettivo principale che desiderate raggiungere attraverso questa mediazione?”.

Questa domanda mira a comprendere le aspettative e gli interessi delle parti coinvolte nel processo di mediazione. Le risposte fornite potrebbero aiutare l’IA a personalizzare l’approccio e le strategie da adottare durante la mediazione stessa, favorendo una risoluzione più efficace e soddisfacente per entrambe le parti.

User Immaginiamo ora che le parti abbiano illustrato i propri obiettivi. Cos’altro si potrebbe chiedere loro?

ChatGPT Dopo aver compreso gli obiettivi delle parti coinvolte, l’intelligenza artificiale potrebbe formulare domande aggiuntive per approfondire la situazione e guidare il processo di mediazione. Alcune possibili domande potrebbero includere:

“Quali sono i principali problemi o questioni che vi hanno portato a questa controversia?”
Questa domanda mira a identificare le questioni fondamentali che stanno causando la disputa e a fornire un quadro più chiaro del contesto.

“Avete tentato in precedenza di risolvere la controversia in modo informale o tramite altri mezzi?”
Questo aiuta a comprendere se sono stati fatti tentativi precedenti di risolvere il conflitto e se ci sono già stati progressi o accordi parziali.

“Quali soluzioni alternative avete considerato finora?”
Questa domanda incoraggia le parti a riflettere su possibili soluzioni al di fuori della mediazione e può fornire spunti per esplorare opzioni creative o compromessi.

“Quali sono le vostre principali preoccupazioni o interessi in questa disputa?”
Questa domanda mira a comprendere i desideri, i timori e gli interessi sottostanti delle parti coinvolte, andando oltre le posizioni dichiarate, per facilitare la generazione di soluzioni che tengano conto di tali aspetti.

“Siete disposti a considerare opzioni di compromesso o soluzioni creative?”
Questa domanda cerca di valutare la disponibilità delle parti a trovare una soluzione condivisa e promuovere la collaborazione durante la mediazione.

Le domande dovrebbero essere poste in modo empatico, fornendo uno spazio per l’espressione delle opinioni e delle emozioni delle parti coinvolte, al fine di promuovere un dialogo aperto e costruttivo.

User L’IA sarebbe in grado di formulare una domanda così da risultare empatica? In che modo, esattamente?

ChatGPT L’IA, se adeguatamente programmata, potrebbe essere in grado di formulare domande che risultino empatiche, anche se la sua capacità di comprendere e rispondere alle emozioni umane è limitata rispetto a quella di un essere umano.

Per rendere una domanda empatica, l’IA potrebbe utilizzare alcune strategie, ad esempio:

Scelta delle parole: L’IA potrebbe utilizzare un linguaggio che dimostri comprensione, interesse e sensibilità nei confronti delle esperienze e delle emozioni delle parti coinvolte. Potrebbe utilizzare parole o frasi che riflettano empatia, come “posso immaginare che questa situazione sia stata molto difficile per voi”.

Riconoscimento delle emozioni: L’IA potrebbe tentare di identificare e rispondere alle emozioni espresse dalle parti coinvolte. Ad esempio, se una parte esprime frustrazione, l’IA potrebbe riconoscere tale emozione e formulare una domanda che incoraggi ulteriormente l’apertura e la discussione.

Convalida delle esperienze: L’IA potrebbe convalidare le esperienze delle parti coinvolte, riconoscendo che le loro emozioni e preoccupazioni sono legittime. Ad esempio, potrebbe dire: “Capisco che questa situazione può essere molto stressante. Vorrei capire meglio come possiamo lavorare insieme per affrontarla”.

Ascolto attivo: Sebbene l’IA non possa ascoltare fisicamente, può dimostrare ascolto attivo attraverso domande di approfondimento e la ripresa dei punti chiave espressi dalle parti coinvolte. Questo può far sentire le persone ascoltate e comprese.

Tuttavia, è importante sottolineare che l’empatia umana è un processo complesso che coinvolge l’interpretazione delle emozioni, la comprensione dei contesti personali e culturali e la capacità di stabilire connessioni emotive. L’IA potrebbe simulare alcuni aspetti dell’empatia, ma non può replicare appieno l’esperienza umana e l’interazione empatica che può avvenire tra due persone.

User Ipotizziamo ora che le parti e i loro avvocati abbiano convenuto sull’opportunità di lavorare insieme sui propri interessi. Come potrebbe fare lA per essere di aiuto?

ChatGPT Se le parti e i loro avvocati hanno concordato di lavorare insieme sui propri interessi, l’IA può offrire vari tipi di supporto. Ecco alcuni modi in cui l’IA potrebbe essere di aiuto:

Ricerca e analisi: L’IA può eseguire ricerche approfondite su casi precedenti, normative e best practice, fornendo alle parti e ai loro avvocati informazioni rilevanti per supportare la loro comprensione della situazione. L’IA può anche analizzare grandi quantità di dati per individuare pattern o tendenze utili per le negoziazioni.

Generazione di opzioni: L’IA può utilizzare algoritmi e modelli per generare una vasta gamma di opzioni possibili per la risoluzione della controversia, tenendo conto degli interessi delle parti. Questo può aiutare a stimolare la creatività e ad esplorare soluzioni innovative.

Valutazione delle opzioni: L’IA può fornire un’analisi obiettiva delle opzioni considerate, valutando i pro e i contro di ciascuna opzione in base ai criteri definiti. Questo può aiutare le parti a prendere decisioni più informate e razionali.

Supporto alla comunicazione: L’IA può fornire suggerimenti e assistenza durante le fasi di comunicazione e negoziazione tra le parti. Ad esempio, può rilevare possibili punti di attrito o errori di comunicazione e offrire suggerimenti su come migliorare l’efficacia della comunicazione.

Monitoraggio del progresso: L’IA può aiutare a monitorare il progresso delle negoziazioni e delle attività concordate. Ad esempio, può tenere traccia degli obiettivi stabiliti, delle scadenze e delle azioni necessarie, inviando promemoria e notifiche alle parti coinvolte.

Analisi delle probabilità di successo: L’IA può utilizzare algoritmi predittivi e modelli statistici per stimare le probabilità di successo delle diverse opzioni o scenari, basandosi su dati storici e fattori rilevanti. Ciò può aiutare le parti a valutare i rischi e a prendere decisioni più informate.

È importante notare che l’IA dovrebbe fungere da strumento di supporto per le parti e i loro avvocati, integrandosi con la loro esperienza e giudizio professionale. La decisione finale e la gestione del processo devono rimanere sotto il controllo e la responsabilità umana.

User I mediatori della Camera Arbitrale di Milano tendono a seguire un approccio di tipo facilitativo. Ciò significa che evitano, se possibile, di formulare proposte e valutazioni che possano in qualche modo condizionare il processo decisionale delle parti. Quale potrebbe essere il comportamento di un’IA?

ChatGPT Un’intelligenza artificiale (IA) programmata per seguire un approccio facilitativo simile a quello dei mediatori della Camera Arbitrale di Milano potrebbe comportarsi nel seguente modo:

Neutra nel processo decisionale: L’IA eviterebbe di formulare proposte o valutazioni che possano influenzare direttamente il processo decisionale delle parti coinvolte. Sarebbe progettata per rimanere neutra e fornire informazioni e risorse che facilitino la discussione e la collaborazione tra le parti senza suggerire una specifica soluzione.

Fornire informazioni obiettive: L’IA potrebbe offrire dati, informazioni legali, precedenti pertinenti e best practice che possano aiutare le parti a prendere decisioni più informate. Tuttavia, tali informazioni verrebbero presentate in modo neutro, senza esprimere preferenze o influenzare le scelte delle parti.

Stimolare la riflessione e la discussione: L’IA potrebbe porre domande pertinenti e offrire spunti per incoraggiare le parti a esplorare ulteriormente le proprie posizioni, interessi e opzioni di soluzione. Ciò potrebbe favorire un dialogo approfondito e un processo decisionale partecipativo tra le parti coinvolte.

Gestire il flusso delle informazioni: L’IA potrebbe aiutare a organizzare e presentare in modo strutturato le informazioni scambiate durante la mediazione. Ciò potrebbe contribuire a rendere il processo di discussione più chiaro e agevole, consentendo alle parti di visualizzare e comprendere meglio i diversi punti di vista.

Promuovere la parità di accesso alle informazioni: L’IA dovrebbe garantire che tutte le parti abbiano pari accesso alle stesse informazioni e risorse, evitando potenziali squilibri di potere informativo che potrebbero influenzare il processo decisionale.

Monitorare e registrare il processo: L’IA potrebbe registrare le informazioni scambiate durante la mediazione e tenere traccia dei progressi fatti. Questo potrebbe essere utile per consentire alle parti di riflettere sulle discussioni precedenti e di valutare il progresso compiuto.

In definitiva, l’IA dovrebbe fungere da supporto neutrale e imparziale per facilitare il processo di mediazione, senza interferire con il libero arbitrio e il processo decisionale autonomo delle parti coinvolte.

User Formuliamo un’ultima ipotesi: le parti hanno raggiunto un possibile accordo, ma vogliono avere rassicurazioni sul fatto che l’IA mantenga la riservatezza sull’intesa raggiunta. Quali garanzie può fornire l’IA a questo proposito?

ChatGPT L’IA può fornire garanzie sulla riservatezza dell’accordo raggiunto dalle parti coinvolte nel seguente modo:

Crittografia dei dati: L’IA può utilizzare tecniche di crittografia avanzate per proteggere i dati sensibili e l’accordo raggiunto. La crittografia assicura che solo le parti autorizzate abbiano accesso ai dati e che i dati siano indecifrabili per eventuali intrusi esterni.

Controllo degli accessi: L’IA può implementare meccanismi di controllo degli accessi per garantire che solo le parti coinvolte e le persone autorizzate abbiano accesso alle informazioni pertinenti. Ciò può includere autenticazione multifattoriale, autorizzazioni basate su ruoli e registri delle attività per tenere traccia degli accessi e delle modifiche ai dati.

Gestione della sicurezza dei dati: L’IA può adottare le migliori pratiche per garantire la sicurezza dei dati, ad esempio mantenendo i sistemi e il software aggiornati, utilizzando firewall e antivirus, e adottando protocolli di sicurezza avanzati.

Accordi di non divulgazione (NDA): Le parti coinvolte possono stipulare un accordo di non divulgazione che vincola l’IA a mantenere la riservatezza sul contenuto dell’accordo raggiunto. L’IA può essere programmata per rispettare tali accordi e garantire che le informazioni siano trattate in modo confidenziale.

Politiche di privacy e protezione dei dati: L’IA può seguire rigorose politiche di privacy e protezione dei dati che specificano come le informazioni vengono gestite, archiviate e utilizzate. Le parti coinvolte possono richiedere informazioni dettagliate su tali politiche per valutare la sicurezza e la riservatezza dei loro dati.

È importante notare che la garanzia della riservatezza dipende anche dalle misure di sicurezza adottate dalle parti coinvolte e dalla conformità alle leggi sulla protezione dei dati applicabili nella giurisdizione pertinente. Le parti dovrebbero valutare attentamente le politiche di riservatezza e le misure di sicurezza fornite dall’IA prima di condividere informazioni sensibili o raggiungere un accordo definitivo.

User Così come ci sono molti mediatori e molti modi di mediare, esistono ormai diverse forme di IA. Una di loro è forse migliore di altre per svolgere il ruolo di mediatore?

ChatGPT Nel contesto della mediazione, non esiste una forma di intelligenza artificiale (IA) che possa essere considerata “migliore” di altre in modo assoluto. Ciò dipende dalle esigenze specifiche della mediazione e dalle preferenze delle parti coinvolte.

Ci sono diverse forme di IA che potrebbero essere utilizzate come mediatrici, ciascuna con i propri vantaggi e limitazioni. Alcuni esempi includono:

Chatbot di mediazione: Questi sono programmi di IA che utilizzano algoritmi per interagire con le parti coinvolte attraverso chat o messaggi testuali. Possono fornire risposte automatiche alle domande frequenti, raccogliere informazioni pertinenti e guidare le parti attraverso il processo di mediazione.

Sistemi di supporto decisionale: Questi sistemi utilizzano algoritmi e modelli per aiutare le parti a valutare le opzioni e a prendere decisioni informate. Possono fornire analisi oggettive delle diverse opzioni in base ai criteri definiti, ma le decisioni finali rimangono sotto il controllo delle parti coinvolte.

Tecnologie di intelligenza artificiale conversazionale: Queste tecnologie, come gli assistenti virtuali o gli agenti conversazionali, possono simulare una conversazione umana utilizzando l’IA. Possono raccogliere informazioni, fornire spiegazioni, porre domande e aiutare le parti a esplorare le loro posizioni e interessi.

Algoritmi di generazione di opzioni: Alcuni algoritmi di IA possono generare una vasta gamma di opzioni possibili per la risoluzione della disputa, basandosi sui dati forniti dalle parti coinvolte. Questo può stimolare la creatività e l’esplorazione di soluzioni alternative.

È importante considerare che l’utilizzo di un’IA come mediatore dovrebbe essere integrato con la presenza umana, come ad esempio mediatori umani o avvocati, per fornire supporto emotivo, interpretazione delle sfumature e gestione delle dinamiche interpersonali.

La scelta della forma di IA dipenderà dalle preferenze delle parti coinvolte, dalle caratteristiche specifiche del caso e dalle risorse disponibili. È consigliabile valutare attentamente le diverse opzioni di IA in base alle esigenze individuali e cercare un equilibrio tra l’efficienza e l’efficacia dell’IA e la presenza umana necessaria per una mediazione di successo.

User A nome di tutti i lettori, la ringrazio per le risposte, molto interessanti e complete. A presto.

ChatGPT Grazie a lei e a tutti i lettori! Sono felice di essere stato d’aiuto. Se avete altre domande in futuro, non esitate a tornare. A presto!