Un blog per la mediazione: come prima, più di prima

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Photo by Ian Schneider on Unsplash

L’inizio di un anno è sempre stimolo per riflessioni su cosa si è fatto e buoni propositi su cosa ci si propone di realizzare nei successivi dodici mesi. Nel caso di questo Blog, però, si tratta di una vera e propria rinascita, che inizia dal nome prosegue con un nuovo formato e una grafica completamente ridefinita e si concretizzerà in nuove collaborazioni e rubriche.

Blogconciliazione si trasforma in Blogmediazione. Diventa più spazioso, più versatile, sempre più aggiornato e ricco di spunti.
Perché tutto questo?
Una prima risposta, abbastanza scontata, è che “ogni tanto bisogna cambiare”, adeguarsi alle nuove tendenze, apparire più in linea con la moda del momento. E’ quello che consiglierebbe un qualunque esperto in comunicazione. E avrebbe ragione.
Una seconda risposta, un po’ meno scontata, è che se vogliamo che si produca un cambiamento culturale (sicuro approdo di qualunque discussione in tema di mediazione) in parti e avvocati, dobbiamo dotarci di strumenti adatti a provocarlo questo cambiamento. Il Blog, nel suo infinitamente piccolo, svolge, anche, questo ruolo.
Una terza risposta è che il panorama italiano dell’ADR è cambiato moltissimo rispetto all’ottobre 2009, quando Blogconciliazione.com vide la luce. Cambiato in meglio, se si considera l’enorme quantità di esperienza positiva che i mediatori italiani hanno accumulato in questi anni. Ma c’è ancora molto da fare.
Se la strada ci sembra ancora lunga è forse anche per colpa del poco confronto che c’è stato tra mediatori, esperti di ADR e professionisti, del diritto e non solo. È allora importante che continui ad esserci ed anzi sia ancora più ampio accogliente quello spazio di confronto e dialogo che è questo blog aperto ormai 9 anni fa.
All’epoca scrissi: “Occorre fare qualcosa per poter comunicare di conflitti, di come gestirli, di conciliazione, di negoziato. Far capire che in questo campo le riflessioni di un avvocato d’affari non sono poi così distanti da quelle di uno psicoterapeuta oppure che gestire un conflitto societario ha molti punti in comune con le liti condominiali. Comunicare con il maggior numero possibile di persone.”
Dopo nove anni, tante cose sono cambiate ma la necessità di comunicare resta sempre prioritaria.
Grazie a chi ci ha seguito, a tutti coloro che continueranno a farlo e ai nuovi compagni di viaggio che incontreremo lungo la via.

Nicola Giudice