Avvocato o non avvocato? Questo è il dilemma..

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Dubbio amleticoChi si occupa di mediazione, conosce bene l’eterno dilemma: il mediatore deve essere un avvocato o no?
Taluni sostengono che un bravo mediatore debba esserlo per forza. Trovandosi a dover valutare i punti di forza e di debolezza delle posizioni negoziali delle parti, il mediatore avvocato vi riuscirebbe senza dubbio meglio, essendo in grado di inquadrare subito giuridicamente la questione.
Non fa parte del ruolo del mediatore, però, fanno notare altri, il dispensare alle parti pareri legali o erudirli sui loro rispettivi diritti. Questo è compito dell’avvocato in quanto tale, ma non in quanto mediatore. A che cosa servirebbe dunque il titolo in mediazione?Toga là
C’è chi lo ritiene addirittura un limite: l’avvocato deve spogliarsi della propria veste, per poter entrare  in quella di mediatore, dovendo compiere uno sforzo in più.
E’ un dato di fatto che esistano ottimi mediatori avvocati, ma la domanda è: sono ottimi mediatori in quanto avvocati, o nonostante il fatto che lo siano?
Sono cioè bravi perché sono riusciti a espandere le proprie vedute oltre il ristretto obiettivo fornito dalla visuale giuridica o perché oltre alle doti di mediatore hanno anche competenze giuridiche?

Cari lettori, avvocati e non, voi che cosa ne pensate?