di Stefano Pavletic*
Si è conclusa da qualche giorno la 13ma edizione della Competizione Internazionale di Mediazione Commerciale che l’ICC organizza annualmente a Febbraio a Parigi.
Studenti di 66 università, provenienti dai cinque continenti, si sono confrontati, senza esclusione di colpi, durante la prima appassionante fase di quattro turni preliminari. Per le migliori sedici squadre quattro ulteriori rounds, ad eliminazione diretta, hanno portato all’avvincente finale di Mercoledì 7 davanti un pubblico di circa 300 persone. Ripetendo l’affermazione del 2016, l’Università di New South Wales di Sidney, dopo aver superato la formazione americana di Mitchell Hamline School of Law di St. Paul nel Minnesota in semifinale, si è imposta sulla formazione tutta femminile di Saint Joseph University di Beirut, a sua volta vittoriosa su King’s College di Londra. Tuttavia lo stile giornalistico, tipico di una competizione sportiva, non rappresenta con efficacia lo spirito che pervade l’evento durante una intera settimana. La tensione agonistica ed il sapore della gara infatti sono sempre permeati da una formidabile atmosfera di amicizia tra i ragazzi e da un forte interesse ad apprendere conoscenze per la futura attività lavorativa. La Competizione di Parigi rappresenta da sempre sia una formidabile esperienza formativa per gli studenti sia una occasione preziosa per vedere all’opera alcuni dei migliori mediatori al mondo ed anche per condividere e scambiare, tra colleghi mediatori, esperienze, idee, best practices, know-how.
Formidabile l’impegno delle varie squadre, tra le quali si sono fatte onore le due compagini milanesi di Università Bicocca e di Università Statale, ed estremamente professionale l’organizzazione dello staff ICC.
Come ogni anno quindi il grande entusiasmo che si crea a Parigi si riverbererà tra poco anche sulla sesta edizione della CIM – Competizione Italiana di Mediazione in programma a Milano dal 22 al 24 Febbraio.
*commercialista e mediatore in Milano