Accordo

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Foto di Chris Liverani su Unsplash

A cura di Mario Dotti, mediatore, mediatore internazionale, formatore per la mediazione/negoziazione, professionista della gestione dei conflitti.

Cos’è l’accordo?

L’accordo in mediazione è creare qualcosa di comune partendo da visioni diverse. Come intrecciare fili di colori differenti in un unico tessuto: ogni filo mantiene la sua identità, ma insieme formano un disegno nuovo, che nessuno avrebbe potuto immaginare da solo.
L’accordo in mediazione è restituire alle parti il potere e la responsabilità di decidere sul loro futuro e di farlo insieme.

Mediazione e Accordo: punti di incontro e stretta di mano

Nella mediazione, l’accordo è insieme la meta e il cammino.
Già il primo passo sul cammino è frutto di un accordo: la volontà comune di dialogare e di cercare una soluzione insieme. Prima stretta di mano!
E poi, ogni passo lungo il cammino è sostenuto da piccoli accordi, necessari per affrontare un percorso che spesso si rivela accidentato: ostacoli improvvisi da saltare, passi di lato da fare, passi indietro da accettare, blocchi da superare. Senza questo costante impegno reciproco, il cammino si interromperebbe. Altre strette di mano!
E da tante strette di mano sulla strada da seguire si arriva alla stretta di mano finale: l’accordo che risolve la disputa.
Trovare un’intesa su come gestire il processo aiuta a creare una base di fiducia tra le parti e garantisce che entrambe siano coinvolte attivamente e in modo equo.
In altre parole, accordarsi sul “come” porta più facilmente all’accordo sul “cosa”.

Storie di Mediazione: mi ricordo quella volta che…

Una società produttrice di beni elettronici e una società distributrice hanno un contratto pluriennale per la vendita dei prodotti. Tuttavia, sorgono problemi quando il distributore sostiene che il produttore non sta rispettando i termini di consegna, mentre il produttore accusa il distributore di ritardi nei pagamenti. Entrambe le parti vogliono evitare una causa legale, ma le tensioni sono alte e c’è il rischio di rottura del rapporto commerciale.
Il produttore, molto preoccupato per i ritardi nei pagamenti, voleva affrontare questa questione prima di ogni altra cosa, mentre il distributore voleva discutere i problemi legati alle consegne prima di impegnarsi su pagamenti futuri. Grazie all’accordo sul processo, le parti hanno deciso di esaminare contemporaneamente le prove fornite da esperti esterni sia sui pagamenti sia sulle consegne, permettendo un’analisi obiettiva della situazione.
Ciò ha permesso di risolvere le accuse reciproche: è emerso che alcuni ritardi nelle consegne erano dovuti a problemi logistici fuori dal controllo del produttore, mentre il distributore ha riconosciuto che vi erano stati errori nei pagamenti a causa di problemi interni. Alla fine, le parti hanno concordato un nuovo calendario di pagamenti e consegne, evitando rotture e salvaguardando il loro rapporto commerciale.

Se l’accordo fosse l’eroe principale di un cartone animato, quale sarebbe lo speciale superpotere che gli consente di salvare la situazione?

Il superpotere dell’accordo è la motivazione. Senza motivazione di entrambe le parti, la mediazione non funziona. Come un’automobile senza benzina.
Nei momenti critici, quando tutto sembra perduto e le parti sono più distanti che mai, l’eroe ricorderebbe alle parti la loro motivazione, il perché hanno deciso di mediare. E direbbe loro: siete sulla stessa barca, per andare a riva dovete remare nella stessa direzione.