I mediatori vanno da Topolino (25° UIA FORUM)

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di Stefano Pavletič*

Si è tenuto presso l’Hotel New York di EuroDisney Paris nei giorni 22-23 Giugno il 25° incontro del Forum, nato nel 2001, con 70 partecipanti, provenienti dai cinque continenti.
E’ stato coperto un ampio spettro di argomenti e tematiche riguardanti la mediazione, nelle sue varie declinazioni tecnico-operative, come nella tradizione del Forum, durante un programma di presentazioni che ha annoverato numerosi differenti speakers (circa 35).
Durante l’introduzione dei lavori, presieduta dal Presidente del Forum Fabienne Van Der Vleugel e dal Vice-Presidente Joe Behan, alcune autorità locali hanno confermato la rilevanza delle procedure ADR, in particolare la mediazione, nella gestione del contenzioso civile.
Si illustra di seguito in sintesi il contenuto delle presentazioni che si sono succedute.
§. Mediazione giudiziale e mediazione nelle giurisdizioni amministrative civili: all’interno della sezione dedicata alla mediazione in ambito giudiziario, alcuni magistrati locali, tra i quali Bertrand Menay (Presidente del Tribunal de Grande Instance di Meaux), Nadine Delpin, Sylvie Favier (Presidente del Tribunale Amministrativo di Melun) e Jean Gaillard (Presidente della 14a Regione e del Tribunale Commerciale di Melun) hanno esposto e commentato le attuali prospettive della mediazione giudiziale, lo sviluppo e l’evoluzione della mediazione nell’ambito delle giurisdizioni amministrative locali e le possibilità di utilizzo efficace anche di altri strumenti ADR. Il dibattito che ne è seguito ha messo in luce come i positivi risultati ottenuti siano la diretta conseguenza di una stretta collaborazione tra giudici, avvocati e mediatori.

§. Istruzione – mediazione: Thomas Gaultier, Emma-May Litchfiled e Rosemary Howell hanno portato significativi contributi dall’Europa (Portogallo) e dall’Australia (popolazioni indigene del continente) sul tema del ruolo educativo che la cultura della mediazione può assumere a partire dai primi anni di istruzione fino a livelli universitari. Le abilità connesse alla composizione delle controversie ed un generale approccio non-violento al riconoscimento ed al rispetto tra le persone possono realmente diventare elementi organici nei moderni modelli sociali di convivenza. Alina Leoveanu, funzionario ICC, ha poi illustrato in sintesi le caratteristiche della Competizione Internazionale di Mediazione Commerciale che si tiene a Parigi ogni anno, importante evento che rappresenta una formidabile occasione per trasferire conoscenze ed esperienze a giovani universitari di tutto il mondo.

§. Co-mediazione: due teste sono sempre meglio di una? Aspetti positivi e criticità: moderata da Stefano Pavletič la sessione ha inteso approfondire sia i potenziali benefici conseguibili adottando il formato della co-mediazione per la risoluzione di controversie complesse (multiparti, transnazionali, sociali, ambientali) sia le controindicazioni e le difficoltà operative che si possono manifestare. Jane Gunn ha riportato la propria esperienza di alcuni casi efficacemente gestiti in co-mediazione ed illustrato interessanti modelli di formazione impiegati per il training di co-mediatori. Cezary Rogula si è dapprima concentrato sull’economicità del formato della mediazione in termini di tempi e costi, quindi ha esaminato la possibilità di sostituire la co-mediazione con una stretta collaborazione tra il mediatore e gli avvocati delle parti. La comparazione tra vantaggi e svantaggi della co-mediazione è stata infine illustrata da Stefano Pavletič così come la convenienza ad adottare una strategia nel procedimento da parte dei co-mediatori e la tendenza dello stile di co-mediazione verso un approccio maggiormente valutativo.
§. Mediazione tra popolazioni indigene: il panel ha fornito interessanti spunti sulle radici della conflittualità all’interno di popolazioni indigene, non appartenenti ai modelli culturali occidentali. Peter Phillips si è incaricato di descrivere particolari metodi di risoluzione delle controversie appartenenti alle tribù indigene del Nordamerica, basati sulla dignità, il rispetto ed i legami familiari. Dall’Australia Danielle Hutchinson (avvocato e mediatrice) e Thelma Austin (mediatrice indigena) hanno sottolineato le differenze tra i valori occidentali di interesse ed autodeterminazione ed i valori delle popolazioni aborigene fondati sulla comunità, l’affiliazione tribale e l’onore del clan.
§. Ammissibilità in giudizio delle informazioni acquisite in mediazione: partendo dal presupposto che ogni informazione in mediazione è da considerare confidenziale e riservata, Joe Behan, Vice Presidente del Forum, si è interrogato su cosa si deve intendere per “informazioni”: solo espressioni verbali oppure anche comportamenti non-verbali? Inoltre Allan L. Limbury e Ross W. Stoddard hanno raccolto vari spunti, provenienti da differenti contesti culturali, in merito alle eccezioni che possono determinare l’ammissibilità in giudizio di informazioni e comunicazioni assunte durante la mediazione. Al termine, grazie a numerosi interventi da parte dei presenti, si sono analizzati vari regimi nazionali che regolano la possibilità da parte dei mediatori di testimoniare in giudizio.
§. Il futuro della tecnologia nella procedure ADR: uno sguardo sul futuro ha stimolato un suggestivo scenario sui possibili impieghi delle nuove tecnologie nell’ambito dei procedimenti di risoluzione delle controversie. Mentre Jeremy Lack ha fornito una dettagliata relazione del processo evolutivo delle abilità cognitive umane e dell’impatto che le nuove tecnologie digitali potranno avere sull’assetto delle funzioni vitali, Monique Van De Griendt ha introdotto l’argomento del progresso tecnologico sia in termini di strumenti ODR sia sotto il profilo delle procedure automatizzate di negoziato assistito. Un quadro particolare è stato infine delineato da Katarzyna Przyluska-Ciszewska sull’impiego futuro di robot in qualità di mediatori o di assistenti del mediatore sulla base di protocolli digitalizzati di interazione interpersonale finalizzati alla trattativa negoziale.

§. Il futuro per la mediazione in Medio-Oriente ed in Africa: Andy Rogers del CEDR – Centre for Effective Dispute Resolution ha illustrato alcuni rilevanti programmi di sviluppo degli strumenti ADR in alcuni paesi mediorientali (Israele, Giordania) sia per quanto riguarda la mediazione giudiziale sia relativamente alla mediazione ad hoc. Anna Audrey Ekongolo ha riferito su alcuni progetti attualmente in corso in Camerun, sulla base del sistema giuridico in vigore. Infine da Daniel Tricot si è avuto un quadro dell’impegno che Ohada (Organisation pour l’Harmonisation en Afrique du Droit des Affaires) sta sviluppando in tema di mediazione.

§. Gli utilizzatori della mediazione: come è spesso tradizione del Forum, si è voluto riservare, al termine del programma, uno spazio a rappresentanti di imprese in qualità di effettivi utilizzatori delle procedure di risoluzione delle controversie. Loic Gauthier (EOZ), Jean-Francois Ker Rault (DEFTA) e Marie Piessen (TOTAL) hanno fornito interessanti riscontri in merito al loro approccio agli strumenti ADR ed all’importanza di adottare specifici protocolli interni aziendali di prevenzione e risoluzione del contenzioso. La prevalente sollecitazione verte su una necessaria economicità di gestione degli strumenti ADR in termini di costi e di tempi del procedimento.
I lavori si sono conclusi con la raccolta di nuovi spunti ed idee per il prossimo Forum che si terrà a Zurigo nel prossimo mese di Giugno 2019.

 

*arbitro e mediatore, dottore commercialista in Milano