di Luca Tantalo*
Si, ciao dinosauri.
Non sono impazzito, anche se qualche amico dirà che non sono mai stato normale (e forse, effettivamente, non ha tutti i torti).
In realtà sono ancora sotto l’effetto delle emozioni della Sesta CIM, magistralmente organizzata ancora una volta dalla Camera Arbitrale di Milano e dall’Università Statale, sempre di Milano, dal 22 al 24 febbraio. Emozioni suscitate dalla mia fantastica squadra, i miei sei ragazzi della facoltà di Giurisprudenza della LUISS, che per il secondo anno consecutivo, grazie agli sforzi dei miei “co-coach” ha partecipato alla Competizione Italiana di Mediazione, e dai ragazzi dello scorso anno che (a loro spese) sono venuti a Milano per aiutarli nella preparazione, dopo averlo già fatto a Roma, e per sostenerli. Non ho parole per ringraziarli.
Ma non solo da loro: è tutto l’ambiente della CIM che è meraviglioso: ragazzi di ventidue Università di tutta Italia (e non è sorprendente che ce ne fossero così tante: è sorprendente che non ne partecipino molte di più), appassionati alla materia, felici, concentrati, soddisfatti di aver scoperto il mondo della negoziazione e della mediazione e che, già che c’erano, hanno pensato bene di fare amicizia tra di loro.
Emozioni suscitate dai miei colleghi coach, commossi (giuro!) e felici nel guardare con occhi pieni di affetto i loro ragazzi impegnarsi nelle sfide contro le altre squadre, dai mediatori (professionisti con una dura scorza emozionati quanto gli studenti) e dai valutatori, impegnati in un compito non invidiabile ma svolto con grande passione e grande serietà. Tutti grandi professionisti, che del tutto gratuitamente hanno preparato le squadre, hanno scritto i casi (Carola!) e fatto tantissime altre cose per poi venire a Milano (a parte ovviamente i milanesi) per partecipare a quella che è, innanzitutto, una bellissima festa. Qualcuno, lo scorso anno, ha detto che “competizione” e “mediazione” nella stessa frase costituisce un ossimoro: ebbene, forse dovrebbe venire a vedere con i suoi occhi…altro che ossimoro!
Ma torniamo ai dinosauri (sto cercando disperatamente di dimostrare che non sono matto). Ho cominciato questo percorso (quello della mediazione) come tanti di noi, molti anni fa. E durante questi anni, mi sono dovuto spesso scontrare con tanti personaggi (soprattutto colleghi avvocati) che mi hanno cortesemente (più o meno, dai) manifestato la loro opposizione all’istituto.
Possiamo, in via di larga massima, definirne due categorie: quelli contrari per mancanza di conoscenza dell’istituto, ma aperti al dialogo e all’apprendimento, e quelli contrari sempre per mancanza di conoscenza, ma che rifiutano qualsiasi apertura mentale. Ed ecco qui i dinosauri.
Potrei fare tanti esempi…ma preferisco concentrarmi sui primi, i quali hanno voluto provare sul campo…e si sono convertiti, e sono tantissimi, tanto che alcuni ormai presentano istanza di mediazione anche per la lite tra il loro cane e il loro gatto, e che in mediazione qualche volta rendono la mia presenza abbastanza inutile, per quanto sono bravi a negoziare produttivamente. Sono matti anche loro? Forse sì, ma questo è un altro discorso. La verità è che hanno visto la luce, come i Blues Brothers!!! Hanno compreso i vantaggi della mediazione, dell’apertura del dialogo, della comunicazione…ma che cosa sto a dirlo a voi che lo sapete molto meglio di me!!!
Invece, con animo molto addolorato, devo dare una brutta notizia ai dinosauri: sono destinati, ancora una volta, all’estinzione. Sì, perché l’entusiasmo di questi ragazzi, e di tanti altri in giro per l’Italia (penso a quei poveri disgraziati che mi hanno avuto come docente in un Master sulle ADR), vi travolgerà! È solo questione di tempo, ormai pochi anni, ma la strada è segnata, non si torna più indietro, nonostante qualche agghiacciante programma politico – scritto dall’autore del famigerato emendamento sul “primo incontro” che vorrebbe praticamente cancellare la mediazione. Mi dispiace per voi, cari dinosauri, che nonostante gli evidenti risultati dite che la mediazione non serve a niente: questi ragazzi ne sono entusiasti, come dimostrato in questi tre giorni di questa straordinaria manifestazione, ma soprattutto grazie a iniziative come la CIM (manca ancora un anno alla prossima…uffa!)
E tra qualche anno, fortunatamente, saranno loro i professionisti ai quali i cittadini si rivolgeranno per la tutela dei loro interessi.
E sono sicuro che sapranno consigliarli al meglio, scegliendo la via del dialogo e della collaborazione, invece che della lite a tutti i costi e senza risultati.
*Mediatore, Formatore, Co-Coach del team di Luiss Roma alla 6 CIM