Uno scambio di email, un paio di telefonate, una rete informale di conoscenze che attraversa frontiere fisiche e mentali: certe volte si possono raggiungere risultati molto interessanti senza perdere troppo tempo. E’ il caso di un piccolo ma significativo lavoro svolto da un gruppo di mediatori e ombudsmen provenienti da 24 diversi paesi che hanno risposto a quattro semplici quesiti: 1) Chi può mediare? 2) Esiste una legge che disciplini la professione di mediatore? 3) Che tipo di percorso formativo (durata e argomenti affrontati) è richiesto? 4) Esiste un’organizzazione dei mediatori a livello nazionale?
Le risposte sono state varie e tutte molto interessanti, a riprova di quanto sia eterogeneo e multiforme il fenomeno mediazione.
L’articolo (in inglese) è stato scritto dall’attivissimo Giovanni Matteucci e si può trovare al seguente link.