A distanza di 13 anni dalla legge che assegna alle Camere di commercio la facoltà di offrire servizi di conciliazione, ha ancora un senso parlare di conciliazione come di un “nuovo” strumento per professionisti, imprese e consumatori? Siamo arrivati alla VI Settimana della conciliazione.
In tutti questi anni abbiamo fatto passi importanti: da poche decine di conciliazioni (1996) siamo arrivati a decine di migliaia di procedure amministrate sull’intero territorio nazionale nel 2009. I pochi indomiti, entusiasti divulgatori di fine ’90 sono ora affiancati da centri sempre più attivi che formano decine di conciliatori ogni settimana (e forse non è del tutto un bene, ma certo è un segno dei tempi). E qualcuno si ricorderà dei primi eventi, semi-carbonari, in cui sparuti gruppi di legali parlavano di conciliazione come di una bestia rara e sconosciuta. Oggi proliferano incontri ed eventi di ogni foggia e misura dove persino le nostre arrugginite istituzioni universitarie si affacciano con qualche interesse.
Eppure ancora oggi sono molti gli avvocati a cui la conciliazione fa aggrottare il sopracciglio
e mettere in posizione di difesa, temendo di perdere tempo, denaro e clienti… E sono tante, troppe le imprese che vezzeggiano il cliente prima dell’affare, salvo rifiutare ogni forma di dialogo nel momento in cui il rapporto commerciale va in crisi. E non dimentichiamo i consumatori a loro volta dubbiosi nel pensare a rivolgersi a istituzioni, camere di commercio in primis, spesso immaginate come luoghi destinati alle imprese, una tana del lupo da cui tenersi ben lontani.
Ci sono ancora tante orecchie a cui rivolgersi e parlare di questi temi.
E allora in questo senso è giusto dire che è “nuova” la conciliazione, perché apre nuove prospettive, nuove soluzioni, nuove opportunità.
Nuovo è anche l’atteggiamento di quegli avvocati che per la conciliazione stanno facendo qualcosa di importante… ne parlano ai colleghi, la propongono, la utilizzano..
Nuovo, infine, è anche il sorriso che Unioncamere ha dedicato alla conciliazione nel 2009.
Una scelta felice… e, sì, qualcosa di nuovo!
Giovanni Nicola Giudice
Responsabile del Servizio di Conciliazione della Camera Arbitrale di Milano