I notai d’oltralpe e la mediazione

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di Chiara Catti

Recentemente, mi è capitato di assistere, per ragioni professionali, la parte acquirente durante una compravendita immobiliare di una proprietà in Francia. Nel preliminare di vendita, confesso, con mia gradita sorpresa, ho notato la previsione di una clausola di mediazione. La clausola prevedeva, nel caso di dispute inerenti la compravendita, la necessità per entrambe le parti (venditore ed acquirente) di ricorrere preventivamente al servizio di mediazione presente presso la “Chambre des Notaires”, collegio notarile locale prima di poter adire il competente Tribunale e – udite udite – tale servizio era offerto gratuitamente! Qui sotto, a beneficio di coloro che parlano il francese, l’originale della clausola:

En cas de litige, les parties conviennent, préalablement à toute instance judiciaire, de soumettre leur différend à un conciliateur désigné qui sera missionné par le Président de la Chambre des Notaires. Le Président de la Chambre pourra être saisi sans forme ni frais“.

Altra caratteristica rilevante è l’assenza di una forma specifica per adire il collegio notarile che va oltre la nostra istanza di mediazione che, seppur semplificata nei contenuti, varia da un organismo di mediazione all’altro e deve essere seguita per iniziare il procedimento in Italia. Interpellato il notaio, in via ufficiosa su tale previsione, mi ha riferito che si tratta di un servizio offerto alle parti che alcuni (non tutti) i notai prevedono nel loro standard contrattuale di compravendita immobiliare e che si è rivelato molto utile soprattutto in considerazione del fatto che, trattandosi di una zona turistica (n.d.r. Costa Azzurra) spesso una delle parti, se non entrambe, sono straniere e quindi conoscono poco la legislazione e la procedura civile francese. Pertanto, prima di avventurarsi in tribunale, meglio tentare con le buone di risolvere problemi che vanno da vizi dell’immobile a differenze di superficie dichiarata superiore ad 1/20, che darà diritto all’acquirente ad una riduzione del prezzo proporzionale alla differenza di metratura fino a dispute minori relative per esempio a spese di condominio non pagate e dovute sia dal venditore sia dall’acquirente. Che dire, un bell’esempio di mediazione a servizio degli utenti finali e non di occulti privilegi di classe, come spesso si sente dire in Italia.