Mediare… tra i cammelli

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CammelliViveva in Oriente in un tempo lontano un vecchissimo e ricchissimo cammelliere che aveva quattro figli. Quando fu sul letto di morte fece chiamare i figli e disse loro: “Vi insegno un’ultima cosa, forse la più importante. Ascoltate le mie volontà e applicatele senza modifiche. Imparerete il più grande segreto sulla conoscenza. Quando morirò voglio che dividiate così i cammelli che vi lascio in eredità: 1/2 al più grande di voi, 1/4 al secondo, 1/ 8 al terzo e 1/10 all’ultimo. Fate come vi dico e ne trarrete un grande insegnamento per la vostra vita” . L’anziano morì e i figli piansero, ma poi restarono alquanto interdetti: i cammelli erano 39. Dopo aver cercato di fare la divisione in tutti i modi, cominciarono a dubitare della salute mentale del padre e a litigare su come poter fare. Un giorno, quando ormai i figli avevano perso la speranza di arrivare ad una soluzione senza ingenerare un conflitto tribale, passò per la piazza del paese un vecchio saggio che si fermò ad abbeverare il proprio cammello alla fontana. Era vecchio, con una lunga barba bianca e un grande turbante azzurro. La fama di saggio lo precedeva. I ragazzi lo interpellarono chiedendo disperatamente il suo aiuto. Il saggio li ascoltò in silenzio. Poi si grattò la barba, si guardò attorno e iniziò a dividere i cammelli. Li divise esattamente come il padre aveva chiesto, poi riprese il suo cammello e ripartì.
Come era riuscito il saggio a dividere i cammelli?
Il saggio aveva posto tra i 39 cammelli dei figli anche il proprio. Ora che i cammelli erano 40 (39 + il cammello del saggio) potevano essere divisi secondo le ultime volontà del padre: 1/2 di 40 = 20, 1/4 di 40 =10, 1/8 di 40 = 5, 1/10 di 40 = 4. Quindi 20 + 10 + 5+ 4 = 39.
Il cammello del saggio non serviva più. Quindi il saggio lo riprese e ripartì lentamente per la sua strada.”

(In F. Rondot, M. Varano)