Mediator On Call: mediazione demandata gratis a Milano e Monza

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MMJBlogconciliazione.com è rimasto un po’ indietro con gli aggiornamenti e ne siamo terribilmente dispiaciuti. Non è che manchino le cose da dire, al contrario, ce sono persino troppe! Per fortuna i media di settore hanno iniziato a dare con buona cadenza informazioni su quello che avviene nel mondo della mediazione, che sta diventando tema di un certo interesse. E allora, fortunatamente, i blog possono anche prendersi una pausa…
In prima linea c’è il Sole 24 Ore e, in particolare, Marco Marinaro che riporta fedelmente gli aggiornamenti giurisprudenziali corredandoli di commenti puntuali e rigorosi. Non mancheremo mai di ringraziarlo per l’aiuto che fornisce nel rendere la mediazione più conosciuta ed comprensibile anche ai meno sensibili al tema.
Ed è proprio grazie a questi precisi e continui interventi che tutti possiamo conoscere sull’evoluzione della mediazione demandata dal giudice; un soggetto, quest’ultimo, che nel corso degli anni ha progressivamente visto aumentare l’importanza del proprio ruolo in mediazione, grazie alla possibilità di ordinare alle parti l’esperimento della mediazione. Sicuramente è anche aumentata la consapevolezza di molti magistrati nei confronti delle potenzialità della mediazione in ordine alla possibilità di gestire fuori dal processo conflittualità che solo davanti ad un mediatore. La combinazione dei due fattori può essere un fattore estremamente positivo.
Il progetto Mediation Meets Judges, promosso dalla Commissione Europea che ha come partner italiano Camera Arbitrale di Milano insieme ai Tribunali di Milano e Monza, ha proprio l’obiettivo di lavorare su queste nuove competenze del magistrato, cercando di promuovere una sempre maggiore consapevolezza sulle possibilità offerte dalla mediazione. In tale ottica si inquadra l’iniziativa sperimentale Mediator On Call. Si tratta di una campagna promozionale per spingere le parti coinvolte in una mediazione demandata dal giudice ad utilizzare lo strumento nel modo più appropriato. Per incentivare questo percorso le parti non sosterranno alcun costo, né di spese di avvio né di spese di mediazione. Si tratta di un piccolo esperimento, che riguarderà le pratiche depositate presso la Camera Arbitrale di Milano e la Camera di Commercio di Monza; piccolo perché purtroppo i fondi disponibili consentiranno di gestire solo un numero limitato di procedure; esperimento, perché non è certo la strada della gratuità totale a dover caratterizzare il futuro della mediazione, ma può essere interessante verificare se i costi siano l’unico freno all’utilizzo di uno strumento che ancora adesso viene visto da alcuni avvocati e clienti con timore e sospetto.