Seminari per gli avvocati “in mediazione”

1265
da Google Immagini

Il venire meno della condizione di procedibilità prevista dall’art.5, c.1 del D.Lgs.28/2010 ha certamente ingenerato la sensazione che la mediazione stessa, per usare l’espressione sorpresa di qualche legale, “non esista più”. Al contrario, lo strumento gode di ottima salute e se oggi attraversa una fase di consenso inferiore al passato è più per ragioni mediatiche e comunicative che per sua intrinseca efficacia. La dimostrazione, oltre ai risultati concreti ottenuti anche in tempi recenti (di cui daremo conto a breve), risiede nel fatto che continua a suscitare interesse ed attenzione anche nei confronti di una categoria che fino ad oggi ha, almeno in parte e non senza qualche ragione, guardato allo strumento con un certo sospetto. Proprio per spiegare la mediazione agli avvocati milanesi, venerdì 8 marzo si è tenuto, presso la sede della Camera di Commercio di Milano, il seminario “La Mediazione in Camera Arbitrale di Milano: un passo avanti dopo la sentenza“, condotto da Stefania Lattuille e Esmeralda Savino. L’iniziativa, di cui è già stata programmata la replica nelle prossime settimane, è stata rivolta ad avvocati che non hanno una specifica preparazione in mediazione e sono interessati a conoscere le novità in materia anche alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale 272/2012.

Uno spazio rilevante è stato dato al ruolo dell’avvocato, visto come una delle pietre angolari della mediazione in quanto assistente del cliente nella controversia. Al di là del dovere previsto dalla legge di informare il cliente circa la possibilità di avvalersi della mediazione, è stato sottolineato il dovere deontologico di spiegare le caratteristiche della controversia e prospettare le attività da espletare, precisando tutte le iniziative e le ipotesi di soluzione possibili, compreso il ricorso al procedimento di mediazione, per una migliore tutela degli interessi del proprio assistito. Si è quindi insistito sulla necessità che il legale conosca a fondo questo procedimento e le potenzialità che esso offre e che prepari il cliente alla mediazione sia per utilizzare al meglio lo strumento sia per consigliare il proprio assistito sui vari aspetti del negoziato. Ci si è poi confrontati sul compito dell’avvocato nell’analizzare le questioni giuridiche che inevitabilmente emergeranno nelle sessioni congiunte o riservate di mediazione. Infine ci si è concentrati sul ruolo dei legali di formulare accordi che rispecchino la reale volontà espressa dai rispettivi assistiti e siano formalmente validi ai fini dell’ottenimento dell’eventuale omologa.

Come detto, è già in calendario una replica del seminario e altre edizioni sono in previsione, con l’intenzione di raggiungere il maggior numero di avvocati possibile. Se perciò conoscete avvocati interessati a farsi un’idea sulla mediazione, adesso sapete a chi indirizzarli!