di Nicola Giudice
Ad oggi, 31 ottobre 2012, la situazione della mediazione in Italia è più o meno la seguente:
– la Corte Costituzionale ha fatto sapere che il d.lgs.28/2010 è incostituzionale (per eccesso di delega) nella parte in cui prevede l’obbligatorietà della mediazione;
– purtroppo quello che fino ad ora si è visto è solo un comunicato stampa;
– la sentenza non è ancora uscita e quindi, in realtà, al momento non cambia assolutamente nulla (chissà, forse un giorno il tweet sarà fonte di legge?);
– questa situazione genera una moderata confusione tra addetti ai lavori (avvocati, mediatori, rappresentanti degli organismi, magistrati, ecc);
– tutti si aspettano inoltre un qualche passo del Ministero della Giustizia, magari per sanare il vizio di forma contestato (così pare, ma poi bisogna vedere) oppure per trovare forme di incentivo.
Ironia della sorte, par di capire che la mediazione sia caduta vittima dei tempi della giustizia, che era in un certo modo chiamata ad abbreviare.
Intanto l’ipotesi degli incentivi raccoglie diversi consensi, ma per ora nessuno si è ancora espresso concretamente su quali ipotesi concrete sia possibile raccogliere. E così fioriscono le iniziative, tra Forum e lettere aperte al Ministero (segnaliamo in particolare quella pubblicata su MondoADR);
Fortunatamente ci sono anche occasioni come l’evento sull’Italy China Business Mediation Center, dove si può tornare a parlare della mediazione in termini di opportunità e vantaggi. In questo momento, una boccata d’ossigeno…