CERTIFICAZIONE=PROFESSIONALITA’?

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CertificazioneIn Italia la legge sulla obbligatorietà richiede specifici requisiti per poter esercitare il ruolo di mediatore ed esiste un obbligo di certificazione a garanzia della sua professionalità. In molti paesi dove tale obbligo non esiste e chiunque è libero di definirsi mediatore, il dibattito sull’opportunità o meno della certificazione rimane aperto, con sostenitori dell’una e dell’altra tesi.

La mediazione è un istituto per sua stessa natura flessibile e, in questo senso, l’obbligo di certificare i mediatori può sembrare restrittivo e limitante, secondo alcuni. D’altro canto, però, come poter misurare a priori la qualità e la serietà di un mediatore? Sarà il mercato a decretare i migliori! Rispondono i sostenitori della non certificazione, sposando una logica di “laisser faire laisser passer“.

Ma è proprio vero che la certificazione è garanzia professionalità? Sempre?

Nel suo ricchissimo blog, Peter Phillips, mediatore di fama internazionale, fa alcuni esempi con cui dimostra simpaticamente il contrario. Quello dell’esame di avvocato ad esempio: chi lo supera non diventa per questo automaticamente un “professionista”. C’è ancora molta strada da fare!
.. e una riflessione in effetti: per molti dei ruoli più importanti su cui si fonda la nostra società non esiste alcun obbligo di certificazione: i genitori non sono certificati. Non lo sono i presidenti, gli agricoltori, gli imprenditori, i muratori, gli operatori ecologici…

di Emanuela Cristiana Villa